Sentiero Coleman

Il Sentiero Coleman è un trekking di più giorni ideato nell’ultimo decennio del passato secolo in ricordo di un cammino di quattro giorni per le montagne dei Simbruini che il pittore paesaggista Enrico Coleman e l’allora segretario della Sezione Cai di Roma l’ing Martinori fecero nel lontano 1881.
In particolare, il tour di quell’epoca li condusse da Subiaco ad attraversare e dormire a Vallepietra, ammirare i panorami a tutto tondo del Monte Autore, allargare gli orizzonti sulla piana carsica di Camposecco, incontrare gli ultimi abitanti della rocca di Camerata Vecchia, dormire a Camerata nuova e dal mulino di Arsoli, dopo aver oltrepassato il crinale all’altezza di Rocca di Botte, riprendere la corriera per Tivoli.
In altre occasioni, come è testimoniato da dipinti ritraenti scorci del borgo e una targa presente lungo una via, Coleman fece comunque tappa a Cineto Romano, paese posizionato in una delle valli del complesso montuoso dei Monti Lucretili.
E’ interessante sapere che, durante l’intero percorso, il protagonista trasferì le proprie impressioni sul taccuino attraverso note scritte e disegni, tratteggiando in particolare i personaggi incontrati, i paesi, la natura, gli splendidi panorami, e soffermandosi spesso sulla flora locale.
Considerato un documento storico del tempo per le sue testimonianze, il diario di viaggio arricchisce l’interesse di chi percorre le località dei Simbruini.

(Foto e testo: Monti Lucretili - Monti Simbruini)

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Via dei Lupi

Il sentiero costituisce un collegamento tra i più importanti Parchi ed aree protette dell’Italia Centrale, una via ideale attraverso cui i lupi, le volpi, gli animali delle foreste in genere e gli escursionisti dal piede instancabile possano scorazzare da una parte all’altra attraversando montagne, boschi, cime innevate o assolate possibilmente incontrando centri abitati e strade soltanto per necessità inderogabili, almeno per gli umani. Il tema di non isolare Parchi ed Aree protette è stato ampiamente sviluppato nel corso del Dott. Corrado Battisti nel suo recente corso tenuto alla Cacciarella, sede del G.E.P. Un’area protetta chiusa, recintata, limitata, non permette lo scambio tra le popolazioni animali ed il propagarsi e moltiplicarsi dei semi delle piante. Essa è destinata a degradarsi, sia come dimensione, che come varietà di specie e facilitando l'insorgere di malattie tra individui. Il concetto di unire attraverso percorsi reali più Parchi ed aree protette permette agli animali di spostarsi da un’area all’altra e magari di incontrare altri individui della stessa specie. I Parchi interessati ai sentieri dei Lupi sono: Il Parco Nazionale d’Abruzzo, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo, il Parco Naturale Regionale Monti Simbruini e il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.

(Foto e testo: Via dei lupi)

tracciato via dei lupi

Sentiero Europeo E1

Il sentiero Europeo E1 è l’asse di unione tra il Nord-Europa e il Mediterraneo Centrale. Parte da Capo Nord in Norvegia e attraversando Svezia, Danimarca, Gemania, Svizzera arriva sino a Capo Passero di Siracusa in Italia. Lo sviluppo complessivo è di circa  6.000 Km. , di cui 4.900 circa sono segnalati e percorribili.

E’ stato inaugurato il 2 luglio 1972 a Costanza sull’omonimo lago. La parte all’estremo nord della Norvegia non è ancora totalmente segnata causa i lunghi inverni e la difficoltà della segnaletica a tali latitudini. Per anni la partenza ufficiale del sentiero E.1 è stata Flensburg, cittadina tedesca sul confine con la Danimarca. In un primo tempo il sentiero terminava a Genova, dopo aver varcato il confine italiano a Porto Ceresio, poi la segnalazione del grande sentiero è proseguita fino a Castelluccio di Norcia in Umbria ma oggi  è possibile attraversare tutta la penisola Italiana fino a Capo Passero di Siracusa (salvo il tratto sull’Etna, distrutto da una eruzione). Nell’illustrazione sottostante ci si può rendere conto del tracciato.

(Foto e testo: FIE)

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Sentiero Italia

Il Sentiero Italia è lungo oltre 4000 km e con le sue originarie 368 tappe si snoda sia sull’arco alpino, che su quello appenninico includendo anche Sicilia e Sardegna.
Il tracciato originario, opera dell'Associazione Sentiero Italia e del Club Alpino Italiano, parte da Santa Teresa di Gallura e arriva a Trieste, avrebbe dovuto essere segnalato da un unico segnavia di vernice: la bandierina rosso/bianco/rosso a cui è affidato il compito di armonizzare la segnaletica su base nazionale e rendere più sicura la percorrenza delle montagne. 
Nel 1995 con CamminaItalia è stata effettuata la verifica funzionale del tracciato e nel 1999 sempre con CamminaItalia e la collaborazione dell'Associazione Nazionale Alpini la verifica è stata ripetuta.
La volontà di realizzare un sentiero nazionale, di notevole valore ideale e storico, che ripercorre sentieri utilizzati nei secoli è legata alla crescita di interesse per l’escursionismo, arricchita dal piacere di camminare, scoprendo bellezze, colori, voci e sapori della montagna.
La percorrenza del sentiero permette l'incontro con la gente del posto, facilitata dalla necessità di richiedere informazioni e ospitalità. Il sentiero collega preferenzialmente centri montani minori, riconoscendo agli stessi la funzione di “porte di accesso alla montagna” e valorizzandone gli aspetti culturali, economici e conservativi.

 

(Foto e testo: Sentiero Italia)

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Le Vie dei Tratturi

Le Vie dei Tratturi è una iniziativa che si inserisce in un progetto più ampio che vede coinvolte le Camere di Commercio di Abruzzo Lazio Marche Molise Toscana e Umbria aderenti all’Associazione Interregionale delle Camere di Commercio del Centro Italia.

Le Vie dei Tratturi vede la collaborazione dell’Archivio di Stato di Chieti che sta curando la realizzazione di una ricerca storico-documentale sui tratturi e la transumanza in particolare nella provincia di Chieti oggetto di una mostra itinerante nel territorio regionale; dell’Associazione Gutemberg di Lanciano ed altre associazioni frentane che hanno programmato una serie di iniziative sul tema tratturi e transumanza anche durante le Feste Lancianesi.

Nel mese di ottobre, in occasione della VII edizione del cammino sul Tratturo L’Aquila-Foggia (29 settembre- 8 ottobre) promossa dall’associazione Tracturo 3000 coordinata dal dr. Pierluigi Imperiale, la CCIAA di Chieti organizzerà alcuni eventi di animazione sul territorio provinciale durante passaggio a Chieti e a Lanciano: il 1° ottobre a Chieti Scalo, nel centro espositivo dell’Ente in località ex Foro Boario con iniziative varie, convegno, mostre, con un’area area dimostrativa con un gregge di pecore e momenti di vita pastorale, lavorazione artigianale dei tessuti dalla lana, a cui saranno presenti istituzioni, operatori, il mondo della scuola. Il 3 e 4 ottobre assieme ad associazioni del territorio frentano, si ripeterà la consueta accoglienza nel territorio frentano già sperimentato nelle edizioni precedenti con una festa popolare che accoglierà pastori e transumanti.

 (Foto e testo: Le vie dei tratturi)
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