Progetto senza titolo 7

Il Borgo di Amatrice

Amatrice, con i suoi 2400 abitanti, è un borgo edificato sullo sperone roccioso che sovrasta la confluenza tra il fiume Tronto e il Castellano. Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, è incastonata a sua volta in un’area di confine tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzoin una zona strategica di passaggio tra il versante adriatico e quello tirrenico, nell'alto bacino idrografico del fiume Tronto. II suo territorio si sviluppa in un altopiano centrale con un'altitudine compresa tra i 900 e i 1 000 metri, ospitante il lago di Scandarello e circondato da rilievi che sul lato orientale superano i 2 400 metri. Nel comune di Amatrice è inclusa la cima del Monte Gorzano (2458 m). La scarsa permeabilità delle rocce che costituiscono la catena della Laga, esiste un gran numero di sorgenti perenni che contribuiscono a rendere questo territorio verdeggiante e ricco d'acqua durante tutto l'anno, a differenza delle altre zone appenniniche.

Reperti archeologici dimostrano che la Conca di Amatrice è stata frequentata sin dall’età protostorica ed il fatto che si trovi lungo il tracciato della Via Salaria spiega come la conca fosse abitata continuativamente sin dall’epoca preromana. All’epoca romana risalgono resti di edifici e tombe rinvenute in diverse zone del territorio. In effetti, secondo la tradizione, la città di “Summa Villarum” trasmise il proprio nome, nell’epoca di mezzo, a tutta l’area, che nel VI secolo fu annessa al Ducato di Spoleto.

Nel Regesto di Farfa sono ricordati, per il periodo che va dalla metà dell’VIII secolo agli inizi del XII, i nomi di molte località e villaggi dell’attuale comune e, tra essi, nel 1012, anche quello di Matrice, ricordato ancora nel 1037 nel diploma con cui l’imperatore Corrado II conferma al Vescovo di Ascoli i suoi possedimenti. Successivamente, intorno al 1265, al tempo del re Manfredi di Svevia, Amatrice entrò a far parte definitivamente del Regno di Napoli. La città non volle sottostare al dominio angioino e anzi, più volte, si ribellò apertamente. Nel 1271 e nel 1274 Carlo d’Angiò inviò degli eserciti per debellare la resistenza degli amatriciani e ridurre la città all’obbedienza.

Il borgo si sviluppa su uno sperone roccioso attorno al quale sono distribuite 69 frazioni o “ville”, che in origine dovevano essere più di 90. L’impianto urbanistico della cittadina può essere collocato precedentemente all’epoca rinascimentale, visto il disegno della pianta che si snoda su 7 strade parallele curvilinee (caratteristica medievale) orientate lungo un asse est-ovest. La via principale più ampia è l’attuale Corso Umberto I, intersecate a croce da altre due strade.

Amatrice, uno dei "Borghi più belli d'Italia", è attualmente in ricostruzione in seguito al sisma del 2016-2017. Speriamo di poter tornare presto a passeggiare tra i suoi vicoli.

Per mangiare e pernottare consultare la pagina della tappa Accumoli - Amatrice.

SCHEDA:

Settimana: 

Accumoli - L'Aquila

Tappe:

Accumoli - Amatrice

Amatrice - Campotosto

Sito del comune:

Amatrice

Abitanti:

2 532

Regione:

Lazio

Provincia:

Rieti